mercoledì 5 maggio 2010

La droga tra i minorenni


di Dalila Miglietta e Eleonora Miglietta


Molti giovani per sfuggire dai problemi quotidiani e familiari fanno uso di droghe (dalla marijuana all’ecstasy) per farsi accettare dal gruppo o sentirsi più grandi. Uno dei pericoli più gravi per un adolescente, al giorno d’oggi, è l’assuefazione a una qualsiasi sostanza stupefacente che modifichi il suo stato di coscienza e comprometta la sua lucidità.
La droga, infatti, rappresenta da anni un gravissimo problema per i giovani, ma non solo, anche per famiglie ed educatori.





Molti ragazzi consumano la droga perché provengono da situazioni familiari difficili, perché hanno genitori assenti, famiglie senza valori, senza regole rigide. Ma anche perché a volte l’adolescente si sente solo e per sfuggire a tutti i suoi problemi si immerge in un mondo lontano dai ricordi, cerca di nascondere la realtà dietro a un vetro appannato senza accorgersi che prima o poi la vista tornerà lucida e allora si ritroverà nuovamente al punto di partenza.
Molte volte l’adolescente non consuma la droga di sua spontanea volontà, bensì è spinto dal timore di non essere accettato dai coetanei, ma anche dalla voglia di integrarsi in un gruppo o di sentirsi più grande. Infatti alcuni ragazzi fanno uso di sostanze stupefacenti per soddisfare la propria voglia di sentirsi invincibili, di essere ammirati per ciò che fanno, non rendendosi conto del male che provocano volontariamente ma inconsapevolmente al proprio organismo.
I ragazzi che si drogano sono solitamente deboli, con problemi, ma pur non essendo stupidi fanno una cosa stupida. Perché, la prima volta che la si prova, la droga sembra buona. Risponde al bisogno del consumatore, risolve temporaneamente il problema e cancella per un po’ le preoccupazioni e dà all’adolescente quello che non riceve dagli altri. Ma l’effetto dura poco.
I ragazzi, fin dalle medie, iniziano a venire a contatto con i vari tipi di sostanze. All’inizio si tratta ‘solo’ di fumo: hashish, marijuana…Ma ben presto si trova qualche ragazzo più grande che porta le pastiglie (ecstasy o mdma), e ‘calarsi’ è una cosa abbastanza normale, soprattutto nei weekend. Queste sostanze costano così poco (10 euro, non di più), da poterne assumere anche 4-5 dosi in una sera.
Però l’adolescente, durante il loro consumo, non si rende conto delle conseguenze che dovrà affrontare nella sua vita normale. Tutto quello che le droghe apparentemente danno ‘di buono’, se lo prendono con gli interessi dopo un po’ di anni. Infatti possono generare impotenza, problemi cardiaci, ricoveri in ospedale, deficit dell’attenzione, turbe comportamentali e disturbi della personalità, anoressia e bulimia, perdita della capacità di studiare e memorizzare, depressione. Né sono meno lievi gli effetti dal punto di vista sociale: essere beccati dalla polizia, soggiorni in galera, entrare a far parte di un mondo fatto di illegalità e di paure, privandosi per sempre della propria giovinezza.
Ma vale davvero la pena correre tutti questi rischi solo per cercare di evadere dalla realtà? No, perché la realtà è sempre lì, e non la si può evitare per sempre.



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