lunedì 10 maggio 2010

Facebook: il mondo in uno schermo

Di Marco Meo, Sandro Trabucco e Mario Caputo.





Forse la più grande innovazione degli ultimi anni. Molti lo giudicano qualcosa di inutile.
Per altri è tutto.

Ormai spopola il social network americano. Inizialmente nato con il nome di The Facebook. Creato il 4 Febbraio 2004 dal genio informatico (allora 19enne)
Mark Zuckerberg .Deve la sua nascita all’idea di unire studenti di tutta l’America nonostante provengano da vari college.

In circa 5 anni questa rete ha avuto una crescita sbalorditiva. Oggi l’85% degli studenti dei college americani ha un profilo sulla piattaforma. Dai dati che ci arrivano è emerso che in Italia sono registrati 15,5 milioni di persone.

Il successo riscosso si espande soprattutto fra i giovani dai 13 ai 17 anni. Nonostante ciò, anche molte persone non più “verdi” non rinunciano ad una pagina personale.

La funzione principale del social network è la chat. Impressionante la facilità con la quale si possono contattare persone sconosciute così come amici di vecchia data.
Oltre ad essere un punto d’incontro per milioni di persone,
Facebook offre vari servizi, come la possibilità di caricare oggetti multimediali, di creare pagine, applicazioni e gruppi virtuali.
Ad attirare l’attenzione degli utenti è il poter visitare i profili di altre persone ed essendo in una società di “curiosi” non si rinuncia a dare un’occhiata anche a coloro con i quali non si è neanche parlato.
Purtroppo, come ogni cosa esso ha il suo tallone d’Achille. E’ ormai nota a tutti gli utenti registrati la lentezza del server che, a volte, rende difficile la navigazione sulla piattaforma. Questo problema colpisce soprattutto il servizio di chat.





Si contendono una parte di Facebook molte industrie importanti. Ovviamente essendo fra i siti web più visitati uno spazio, seppur piccolo, costa profumatamente.
Può sembrare un semplice sito internet, ma porta al creatore e ai collaboratori un profitto inimmaginabile. Addirittura alla fine del 2009 ha chiuso il bilancio in positivo, avendo avuto un ricavo che si aggira intorno ai 230 milioni di dollari. Le voci che girano affermano che oggi le entrate medie del social network sono di 1,5 milioni di dollari a settimana.

Ciò che preoccupa è, però, il fatto che i giovani trascorrono un tempo eccessivo collegati su questa rete, denominato fenomeno dell' Internet Addiction Disorder. Questo tema prende sempre più piede nelle discussioni in programmi televisivi e telegiornali.
Qui si apre un discorso che difficilmente può avere una risposta. Le opinioni sono divise. C’è chi dice che Facebook è una perdita di tempo e chi afferma di non poterne fare più a meno.

Un evento singolare si è presentato l’8 Maggio 2009, quando è uscito nelle sale cinematografiche Feisbum, il film ispirato alla storia del fortunato social network.


Nessun commento:

Posta un commento