lunedì 10 maggio 2010

Dipendenza da Facebook: problema globale

Di Liliana Passiatore e Cecilia Passabì







Ormai la gente passa la maggior parte del suo tempo in un mondo virtuale.
Basta osservare tra i propri amici di Facebook per vedere che molti sono
sempre online, pubblicano in continuazione foto, video e link.
La dipendenza da Facebook è una patologia considerata talmente grave al
punto che chi ne soffre può trovare aiuto al policlinico Gemelli di Roma, dove viene trattata come una qualsiasi altra dipendenza.
Ma cosa rappresenta veramente per noi giovani Facebook?
Occasione per stringere nuove amicizie o fonte di pericoli? Utile mezzo di comunicazione o spreco di tempo?
Lo abbiamo chiesto a voi e ciò che è emerso era prevedibile.
9 ragazzi su 10 sono iscritti su Facebook e la maggior parte di essi ha un numero di amici compreso tra i 500 e i 1000 e passa sul web più di tre ore al giorno.
Un altro dato interessante emerso dal sondaggio è che si accettano amicizie di persone che non si conoscono che spesso sono dei fake, utenti che si iscrivono sul social network sotto falso nome per creare gruppi razzisti e compiere altri atti illegali.
Dovremmo stare più attenti a chi accettiamo tra i nostri amici.
Ormai Facebook per noi è tutto, un universo parallelo dove rifugiarci, la nostra vita virtuale.
Ma è tutto falso. La vera vita è fuori, tutta da vivere, e ci aspetta.
Non chiudiamo la nostra mente all'interno di uno schermo.

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