lunedì 16 maggio 2011
giovedì 5 maggio 2011
UNA MONTAGNA DI SALE UNISCE IL NORD E IL SUD

Una montagna di sale ai piedi del Duomo di Milano.
L’opera è stata voluta dal Sindaco Letizia Moratti per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Alta 20 metri e larga 30, la struttura verrà collocata tra la statua equestre di Vittorio Emanuele II e il Duomo, in asse con l’ingresso della Galleria.
Il monumento popolare del’architetto Mimmo Paladino è simbolo dell’antico e contrastato legame tra Nord e Sud Italia rappresentato dal trasporto del sale dal meridione al settentrione.
Dalla montagna di sale si ergeranno tre cavalli integri e alcuni frammenti di bronzo, resti di una battaglia senza eroi, in cui non ci sono né vinti né vincitori.
Metafora voluta di questo periodo di crisi, lontano dagli antichi valori di giustizia e serenità nati con l’Unità d’Italia? Forse o almeno questo è ciò che appare ai nostri occhi.
E poi abbiamo il sale, allusione al silenzio, di un bianco purissimo, intoccato, sacro.
Un silenzio capace di emozionare, capace di penetrare anche tra i cittadini della caotica Milano, privarli di 2 minuti e spingerli a riflettere.
Se il silenzio riuscirà a parlare e a farsi sentire in questo rumore, l’artista Paladino sarà riuscito nel suo intento.
Liliana Passiatore
Abuso di chirurgia. Cresce la voglia di trasformarsi

Oggi in Italia e nel mondo giovani e adulti cercano sempre più la perfezione
Uomini schiavi di se stessi. Uno studio su uomini, in una fascia compresa tra 35 e 60 anni, ha rivelato che la metà di questi ricorrerebbe a piccoli ritocchi. I più richiesti sono l’autotrapianto di capelli, la rinoplastica e il lifting al viso. Questo spiega l’affluenza sempre maggiore di uomini nei centri estetici. Uno dei rimedi più utilizzati in chirurgia estetica per combattere i segni del tempo è il botulino. Esso è di utilizzo semplice, poco invasivo, con pochi effetti collaterali e brevi tempi di convalescenza. I ragazzi d’oggi si vedono come non sono e cercano di omologarsi. Danno troppa importanza all’aspetto esteriore e sono giudicati solo in base a questo. Inseguono il mito dell’apparenza e cercano di sembrare perfetti. Questo accade, per non sentirsi emarginati e perché i modelli proposti non sono abbastanza validi. Sempre più adulti non accettano l’avanzare dell’età e non riescono a dare il giusto esempio. La voglia crescente di essere perfetti ha colpito anche loro. Gli esempi negativi inoltre vengono offerti ai giovani anche dalla televisione. Molti VIP fanno ricorso alla chirurgia estetica. Ne sono un esempio la coppia Clooney-Canalis, Cristina Chiabotto e molti altri. Questi esempi non possono fare altro che distruggere l’autostima dei ragazzi che invece necessitano di guide.
Giulia Mariano
Domizia Monaco
Liliana Passiatore
La ricchezza del Salento è nel suo patrimonio artistico e naturale

Il patrimonio artistico e culturale, i paesaggi, il mare e la buona cucina fanno del Salento un punto di incontro tra le diverse culture.
Aver saputo mettere in relazione risorse territoriali e patrimonio storico-culturale ha aumentato la ricchezza di questa terra.
In particolare Lecce, città dove linee curve e decorazioni si incontrano e si fondono con l’austerità dei paesaggi, è la città pugliese più visitata.
Sin dall’ antichità tutto il Salento, terra nel centro del Mediterraneo, è stato un territorio ambito e abitato da molte popolazioni.
Per questo le tradizioni indigene, unite alle influenze orientali e soprattutto bizantine hanno creato quello che è oggi uno stile apprezzato in tutto il mondo che unisce l’arabo-normanno al romanico, al barocco.
Lecce, come tutta la penisola, è visitata da innumerevoli turisti, turisti e non. Accanto a coste che ancora appaiono incontaminate, ricche di vegetazione e di riserve naturali. Lambite sia dall’Adriatico che dallo Ionio, che si incontrano al capo di Leuca.
Il 26% dei turisti infatti si muove dalla stessa Puglia mentre il
40% da Campania, Lombardia e Lazio.Si calcola che nel solo capoluogo 48.900.000 di euro è il fatturato complessivo che il turismo fornisce.
Ruolo fondamentale del turismo è la creazione del lavoro. Sono 14.500, infatti, gli occupati nel settore del turismo.
Giulia Mariano e Dompizza Monaco
La moda "alimenta" l'anoressia

Anoressia? No, grazie.Allarme generale nel mondo della moda.
Inizi del 2007: impressionante la strage di fanciulle dall’Italia al Sud America, da Israele all’Estremo Oriente. Un solo serial killer: la magrezza estrema, approdo ultimo e folle per una schiera, di modelle o aspiranti tali.
Probabilmente i mass-media ci propongono un insieme di icone fisiche con cui l’adolescente in particolar modo si confronta, perdendo autostima e fiducia in sé stesso laddove riscontri un’evidente difformità tra quei modelli e il suo aspetto fisico. È giusto che un adolescente curi il suo aspetto e gestisca la sua alimentazione, ma in modo controllato, non deve essere influenzato dalle mode e dalle suggestioni esterne, nella consapevolezza che la nostra singolarità rende più ricco e vasto il mondo intorno a noi.
In Italia il Ministero per le Politiche Giovanili, la Camera Nazionale della Moda e AltaRoma hanno promosso il Manifesto Nazionale di Autoregolamentazione contro l’anoressia, che prende posizione contro le modelle ultra-magre e minorenni, per rivalutare un modello di bellezza sano, solare, mediterraneo. Puntando sulle taglie 46-48, ponendo il limite di 16 anni per poter accedere al mondo della moda e richiedendo un certificato medico di sana e robusta costituzione.
Sull’argomento visitare il sito sulle politiche giovanili
De Pascalis Marialuisa
Paladini Giada
Precarietà, sinonimo di speranze infrante
I giovani e il futuro. I giovani e il loro carpe diem, il loro vivere alla giornata senza rendersi conto di essere solo loro stessi i veri responsabili del proprio domani. Ognuno di questi è affidato alle proprie mani, mani inesperte di piccoli principianti, interessati non all’essere ma all’apparire, in un mondo difficile in cui riesce ad andare avanti solo chi sa “vendersi” meglio. E per chi ha intenzione di farsi strada solo grazie alle sue capacità, alla sua intelligenza e alle sue potenzialità? Niente.
Attualmente, però, la disoccupazione non appartiene affatto alla massa di aspiranti cubiste, veline, partecipanti ai reality, spogliarellisti. La cultura non sempre premia. Sono motivo di grande appagamento, invece, la bellezza e la spudoratezza che diventano il lasciapassare per il successo. Un successo che, anche se momentaneo, paga con il denaro ma non arricchisce dentro. Basta spogliarsi e mettersi in mostra in stupidi reality per poter guadagnare. Intanto non riescono a essere pagati dignitosamente,per lo meno in Italia, i ricercatori ben qualificati. Con i tanti anni di studio alle spalle, con le loro capacità e competenze, con i sacrifici e il loro lavoro duro e costante meriterebbero di aspirare a un futuro migliore.
Basta con questo spreco di menti, di futuro quindi, sempre che il futuro appartenga ai giovani. Ci resta per adesso solo la speranza che gli italiani comprendano le priorità.
Emergenza carceri: sempre più affollate e sempre peggiori le condizioni dei detenuti.

Lecce è al secondo posto per i tentativi di suicidi!
Secondo i dati forniti dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, sono circa 63.587 i detenuti nelle carceri italiane. La metà è in attesa di giudizio.
30.436 sono in carcere in qualità di imputati e altri 31.192 sono invece già stati condannati. 1.820 sono reclusi per motivi psichici.
Da un punto di vista regionale, è la Lombardia ad avere il maggior numero di detenuti, con 8.455 persone in carcere. Seguono Sicilia (7.587) e Campania (7.437).
Sono 11 le regioni che in Italia hanno superato la capienza tollerabile: Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Toscana, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto, Trentino Alto Adige.
Al 17esimo posto nella classifica nazionale come carcere più affollato c’è il Borgo San Nicola di Lecce.
Il carcere di Lecce dovrebbe contenere 550 detenuti e tollerarne al massimo 1100, ma oggi ne ospita invece circa 1400.
Mancanza di supporto psicologico, un metro e mezzo quadrato di superficie, due suicidi nel 2010, 147 autolesionismi.
Nella classifica sulle dieci realtà carcerarie più esposte ai tentativi di suicidio c’è Livorno con 40 episodi, seguita da Lecce con 36, Napoli Poggioreale con 29, Roma Rebibbia con 27, Napoli Secondigliano con 26, Cagliari con 24, Pisa con 21, Milano San Vittore con 21, Firenze Sollicciano con 20 e Como con 18.
Vi è un solo poliziotto penitenziario per sorvegliare circa 70 detenuti (il triplo del normale).
Numerose sono le aggressioni da parte dei reclusi agli agenti.
Si attendono soluzioni dal Governo.
Liliana Passiatore